SANTA CATERINA DE' VIGRI

Patrona di Gallo

Santa Caterina De’ Vigri

caterina-avatarA cura di Giulio Reggiani


La comunità parrocchiale di Gallo festeggia la sua patrona il giorno nove di marzo… Ma chi era veramente questa persona, passata alla storia come “Santa Caterina da Bologna”? Caterina de’ Vigri nacque l’8 settembre 1413 a Bologna, da Giovanni e Benvenuta Mammolini. Il padre era di origine ferrarese e, tornando a Ferrara qualche tempo dopo la nascita della bimba, la portò con sé, assieme a tutta la famiglia; ella rimase presso la Corte Estense, una delle più illuminate e culturalmente evolute d’Europa, fino al 1426 e questo periodo della sua vita la formò sotto l’aspetto dell’erudizione, tanto che durante il periodo monastico scrisse alcune opere mistico-letterarie. Successivamente Caterina abbracciò la vita religiosa, fondando un monastero di suore clarisse a Ferrara, intitolato al Corpus Domini. Rimase nella città estense fino al 1456 quando il cardinale Giovanni Bessarione la chiamò a Bologna affinchè ordinasse, assieme ad altre consorelle, un nuovo monastero dell’ordine di San Francesco e Santa Chiara. Ne divenne Madre Badessa, già in odore di santità, il 13 novembre 1456. Si trattava del convento presso la chiesa di S.Cristoforo delle Muratelle, adiacente al Collegio di Spagna ed ella lì rimase fino alla sua morte, avvenuta il 9 marzo 1463. La Santa ebbe il dono della profezia e dei miracoli: infatti sul luogo della sua sepoltura ne vennero segnalati parecchi ed anche il suo corpo si conservò prodigiosamente intatto, tanto da farlo custodire, all’interno del Monastero di via Tagliapietre a Bologna, in una cappella fatta costruire appositamente per l’esposizione ai fedeli…

Santa Caterina, alla sinistra di Santa Chiara

Santa Caterina De’ Vigri, alla sinistra di Santa Chiara.

Processione di Santa Caterina De' Vigri

Processione di Santa Caterina De’ Vigri

Processione di Santa Caterina De' Vigri

Acquaforte di Luigi Banzo (1805-1877) – 1840 ca.

La Canonizzazione

Nel 1709 iniziò il processo di canonizzazione e dopo tre anni, nel 1712, Papa Clemente XI la fece ascendere all’onore degli altari. Nel calendario odierno viene commemorata il 9 marzo, giorno della sua morte. La sua erudizione ed il suo bagaglio dottrinale si possono desumere da tre opere: la prima è “Le sette armi spirituali”, “Laudi, trattati e lettere” e “Specchio di illuminazione”, di Suor Illuminata Bembo, che oltre ad essere una biografia della Santa è anche espressione della vivacità culturale del Monastero del Corpus Domini bolognese […]. Esiste tutt’oggi un legame profondo che lega questa Santa sia alla città di Bologna, sia alla Comunità parrocchiale di Gallo e ciò ci è testimoniato anche da una tradizione orale che si è tramandata da secoli presso la nostra gente; questa si rifà al viaggio da Ferrara a Bologna, compiuto da Santa Caterina per raggiungere il nuovo monastero nell’anno 1456 attraversando queste zone. A quel tempo la navigazione fra Ferrara e Bologna aveva come punto di scalo Malalbergo, con il suo porto sul Canale Navile, come termine della cosiddetta “navigazione superiore” (Bologna-Malalbergo) ed inizio della “navigazione inferiore” (Malalbergo-Ferrara) ed inoltre Gallo era un piccolo agglomerato di case dipendente dal Capoluogo e da quelle nobili famiglie bolognesi che avevano grandi possedimenti nella zona. Bisogna poi ricordare che i due paesi Gallo e Malalbergo non erano separati dal fiume Reno, che venne “costruito” qui soltanto nel 1767, e quindi erano in stretto contatto. Dunque, la gente diceva che Santa Caterina era passata prima per Gallo poi per Malalbergo, ma aveva ricevuto accoglienze ben contrastanti: mentre nel primo paese era stata accolta con grande gioia ed entusiasmo dalla popolazione in virtù della sua fama di santità, nel secondo non ricevette che indifferenza.

Il Patronato

Ella allora preferì al Capoluogo la sua piccola frazione, che ricordò sempre nelle sue preghiere: ecco perché ne divenne la Patrona. Nella realtà storica, le cose andarono in modo diverso: Caterina de’ Vigri si fermò davvero a Malalbergo durante il suo viaggio da Ferrara a Bologna, (esattamente, ci dicono gli storici, il 22 luglio 1456, quindi qualche mese prima del suo insediamento nel monastero bolognese), ma fu solo un episodio: la tradizione cateriniana a Gallo è da ricondurre alla contessa Elisabetta Maria Pepoli in Marescalchi, la cui famiglia aveva vasti possedimenti nelle nostre zone, che finanziò e fece costruire nel centro del paese un Oratorio dedicato a Santa Caterina da Bologna, esattamente nel 1712, allorquando fu dichiarata Santa. Questo edificio di culto venne poi “ampliato e consacrato” probabilmente nel 1742, nel momento in cui divenne Chiesa Parrocchiale (pur se il primo documento ritrovato, attinente a quest’elevamento a parrocchia, si riferisce all’anno 1792); proprio allora Caterina de’ Vigri venne scelta come Patrona del paese e la chiesa venne a Lei dedicata. Tutt’oggi la Parrocchia fa parte della Diocesi di Bologna, pur essendo in provincia di Ferrara.

LA NOSTRA CHIESA

Col passare dei mesi, molti continuano a chiedersi: ma non fate niente per aggiustare la chiesa? Alcuni, poi, con un po’ di malignità, affermano che non si fa niente perché la parrocchia o la diocesi non vuole spendere dei soldi… Ma se non li spendiamo per quello, per cosa dovremmo spenderli?

Chi ha provato un po’ ad informarsi senza fermarsi alle chiacchiere da paese, sa che il problema della ricostruzione delle chiese dichiarate inagibili non sta nella cattiva volontà delle parrocchie o della diocesi, che anzi stanno facendo davvero di tutto per accelerare i tempi. I problemi vengono dalla burocrazia e specialmente dalla sovrintendenza, che non ha nessuna fretta, dato che considera le chiese solo come beni artistici e non come luoghi di preghiera. Le autorità civili poi non danno certo la priorità alle chiese nel processo di ricostruzione! Gli stessi fondi dovuti alle parrocchie non si sbloccano, e quando anche avverrà, non ci si potrà muovere senza i permessi

È stato stabilito che a Gallo venga collocata una chiesa provvisoria, donata dalla Caritas nazionale. Purtroppo avremmo dovuto averla già per Natale, ma anche su questo siamo stati bloccati e solo ora comincia a smuoversi la situazione! L’incontro con gli ingegneri c’è stato il 21 novembre e se tutto va bene, considerando i tempi per richiedere tutti i tipi di permessi e quelli per la costruzione effettiva, dovremmo avere la nostra chiesa provvisoria a metà marzo. Questo significa che dobbiamo prepararci a passare l’inverno sotto le nostre strutture di fortuna, con tutti i disagi che ciò comporterà. Speriamo di poter completare al più presto i lavori per la struttura nel cortile dell’oratorio. Ringraziamo ancora il Gruppo Sportivo, che con molta disponibilità continua ad ospitarci e che ci aprirà la palestra per le feste di Natale!

Come comunità di Passo Segni il nostro ringraziamento va invece alla famiglia Malvasia, che ci offre l’uso dei suoi locali per la Messa a tempo indeterminato.

La Chiesa di Gallo dopo il terremoto del 2012

La Chiesa di Gallo dopo il terremoto del 2012

La Chiesa provvisoria donata dalla Caritas

La Chiesa provvisoria donata dalla Caritas

GALLERY